(ANSA) – MILANO, 18 APR – Innanzitutto "si faccia cessare immediatamente l’illegalità dell’attuale situazione detentiva, che abbiamo visto con i nostri occhi dentro agli istituti penitenziari" e "si torni a parlare di amnistia e indulto, provvedimenti sani per l’equilibrio del sistema penale, che mancano congiuntamente dal 1990". Lo scrivono gli avvocati della Camera penale di Milano in occasione della manifestazione, organizzata dal Garante dei detenuti di Milano Francesco Maisto sulla scalinata di ingresso al Palazzo di Giustizia milanese, sul tema drammatico dei "suicidi in carcere". Nonostante "le ripetute denunce sulla tragica situazione delle carceri italiane", spiega la Camera penale, "la conta dei suicidi è divenuta una sorta di macabra liturgia, un numero che subisce un inarrestabile e tragico aggiornamento, quasi quotidiano. Siamo a 31. Il record – si legge nella nota – quello di 84 suicidi in un anno, registrato nel 2022, sarà di questo passo abbondantemente superato". Il sovraffollamento dei penitenziari, chiariscono gli avvocati, "è, innanzitutto, l’effetto di politiche legislative che pongono il carcere al centro della risposta penale, spesso in evidente e consapevole contrasto con i dati, che descrivono l’efficacia delle misure alternative in termini di reinserimento dei condannati e abbattimento della recidiva". E’ necessario "investire in modo massiccio per i percorsi trattamentali, per il sostegno psicologico, per la cura dei soggetti con patologie, dipendenze e fragilità". Vi è una "costante rappresentazione del carcere", spiegano ancora, "come strumento destinato alla sola punizione, che diviene persino vendetta". Al sit-in di stamani saranno presenti, oltre alla Camera penale, anche "associazioni e cittadini" per "dire, senza esitazioni, che deve immediatamente cessare la situazione di sovraffollamento, attraverso l’adozione di provvedimenti urgenti", tra cui "l’approvazione rapida della proposta di legge in materia di liberazione anticipata speciale". (ANSA).