Un’ora di incontro nella sede milanese di Anas per le prime rassicurazioni e meno di una settimana alla riunione definita da più parti determinante, se non decisiva, per evitare lo stop del cantiere della variante della Tremezzina. Nelle scorse ore la doccia gelata: il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato l’appalto ha inviato una nota proprio ad Anas in cui annunciava la sospensione di quasi tutte le opere in seguito ai pesanti aumenti dei prezzi e dei costi dovuti principalmente allo smaltimento dei materiali di scavo che risultano contaminati da idrocarburi e arsenico. Oggi Anna Dotti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Argegno, ha incontrato proprio i vertici di Anas. “Ho ricevuto rassicurazioni, l’obiettivo di tutti è scongiurare il blocco del cantiere – ha detto -. Mi è sembrato un incontro fattivo e sono tutti fiduciosi che si possa trovare una soluzione”. Il nodo principale resta lo smaltimento dei materiali di scavo, la questione è sia logistica (quindi dove portarli) sia economica (perché il quantitativo è aumentato e il costo si è alzato). “Appena arrivata la comunicazione ci si è attivati per trovare con urgenza una soluzione – spiega ancora Dotti – mi hanno riferito che il ministero dei Trasporti si è reso immediatamente disponibile così come la Regione che può contribuire sulla parte logistica. Mentre sul fronte delle risorse si potrà capire di più dopo la riunione di martedì prossimo”.
La riunione del 23 aprile
Il ministro Matteo Salvini ha risposto alla lettera scritta dal sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra, nella quale – ribadendo l’importanza strategica dell’opera attesa da decenni e che le condizioni quotidiane del traffico sulla statale Regina rendono sempre più indispensabile – ha chiesto un intervento diretto. La risposta di Salvini non si è fatta attendere. “Il ministero segue costantemente i lavori della variante della Tremezzina – è stato precisato – l’obiettivo è di ottimizzare i tempi e evitare ulteriori rallentamenti. Il 23 aprile è in agenda un incontro tra Anas e una ditta specializzata per la risoluzione delle problematiche connesse alle procedure di smaltimento del materiale proveniente dagli scavi. Il vicepremier – è stato chiarito – è attento al dossier e se ne sta occupando direttamente”.
Anas ha confermato ad Anna Dotti che il cantiere non è fermo ma va avanti con opere strutturali. Lo stop in questo momento è sull’attività di scavo. Comunque attività clou di questa fase delle lavorazioni.
La variante, è un’opera da 412 milioni di euro, di fatto un bypass lungo quasi 10 chilometri per sgravare dal traffico la statale Regina. Fino ad ora la data indicata per il termine del cantiere era fissata al 10 aprile 2028. Il territorio – è stato sottolineato – ha dato grande prova di compattezza superando anche il lungo periodo di chiusura della Statale nella fase iniziale del cantiere.