“Il cantiere della Variante della Tremezzina non è ancora del tutto fermo, ma se non si trova in tempo brevissimo una soluzione quella sarà l’inevitabile conseguenza”.
Sono le parole di Anna Dotti, consigliera regionale di Fratelli d’Italia che rappresenta la sponda occidentale del lago di Como.
Quella sponda che da decenni spera nella realizzazione della variante per alleggerire il traffico sulla statale Regina. Quella sponda che finalmente aveva visto il cantiere partire. Quella sponda sulla quale, ora, si rovescia una doccia gelata: le imprese alle quali è stato affidato il cantiere avrebbero comunicato ad Anas la necessità di fermare (almeno in parte) i lavori a causa dell’aumento dei costi.
“Il problema principale – continua Dotti – è il deposito del materiale. Non si trovano cave. Poi ovviamente i costi salgono, a livello generale. Nei precedenti incontri Anas aveva rappresentato alcuni problemi, ma la situazione non sembrava così grave. Nessuno aveva mai parlato di blocco del cantiere. Ora mi sto già attivando per avere un appuntamento con i dirigenti e affrontare subito la situazione”.
La Variante della Tremezzina, un’opera da quasi 400 milioni di euro, è – o almeno, dovrebbe essere – un bypass lungo quasi 10 chilometri per collegare Colonno con Griante e sgravare alcuni paesi della sponda occidentale del Lago di Como dal traffico di transito.
Anas é l’acronimo di Amico Non Avere Speranze!
La Salerno-Reggio Calabria non ha insegnato nulla!!!
forse si deve imparare dai propri errori no!?
ma no, tranquilli ci pensano poi gli amici degli amici a sistemare tutto, ovviamente pagando il doppio di quanto previsto.