Tassa di ingresso a Como per i turisti, come a Venezia. Sulla possibile novità annunciata nelle scorse ore dal sindaco Alessandro Rapinese in un’intervista rilasciata al quotidiano britannico The Times prende posizione il partito comasco di Fratelli d’Italia.
“Le dichiarazioni del sindaco evidenziano una visione miope e penalizzante sia per gli operatori, sia per i turisti – si legge nella dura nota inviata dal coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia – Crediamo che, invece che imporre tasse che scoraggiano i visitatori, l’amministrazione dovrebbe rafforzare l’attrattiva turistica della città attraverso un calendario di eventi e iniziative, perché l’attuale offerta di intrattenimento della città per residenti e turisti è pari a zero”, scrivono ancora gli esponenti del partito di Giorgia Meloni.
“Il Comune dovrebbe concentrarsi su come rendere Como una meta ancora più desiderabile, non su come disincentivare l’arrivo di turisti, spingendoli verso altre mete turistiche – si legge ancora nella nota che conclude – È preoccupante che il sindaco abbia scelto di comunicare un messaggio di ostilità invece che di accoglienza ai media internazionali, soprattutto considerando l’importante investimento che la società del Calcio Como sta facendo per promuovere il brand “Lake Como”. Questa incoerenza tra le politiche comunali e gli sforzi privati per valorizzare il territorio rischia di compromettere gravemente la reputazione e l’attrattiva di Como come destinazione turistica di livello mondiale”.