(ANSA) – PERUGIA, 10 APR – Non c’è Amanda Knox nell’aula della Corte d’assise d’appello di Firenze davanti alla quale è cominciato il processo per decidere sull’accusa di calunnia contestata all’americana nei confronti di Patrick Lumumba (anche lui assente) e per la quale la Cassazione ha annullato la sentenza di condanna a tre anni di reclusione, con rinvio ai giudici toscani, dopo che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha accertato una violazione del suo diritto di difesa nelle prime fasi dell’indagine sull’omicidio di Meredith Kercher, compiuto a Perugia. I suoi difensori puntano all’assoluzione anche per questo reato dopo che è stata dichiarata definitivamente innocente per il delitto. L’udienza è cominciata con la relazione del giudice a latere che ha ripercorso le varie fasi del procedimento. Ha poi preso la parola il sostituto procuratore generale Ettore Squillace. Dopo di lui il legale di parte civile Carlo Pacelli e difensori di Knox, gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati. (ANSA).