(ANSA) – PESCARA, 10 APR – Nuova aggressione ai danni degli agenti della polizia penitenziaria del carcere San Donato di Pescara: ieri, un detenuto Italiano, arrivato dal Lazio, ha aggredito otto agenti durante l’arco della giornata. L’uomo per motivi giudiziari personali, alle 11.30 circa, pretendendo di superare un cancello di sbarramento, ha dapprima minacciato e sputato ad un agente, per poi colpirlo violentemente al volto. Il detenuto che è stato faticosamente riportato alla calma, poco dopo ha nuovamente cercato di superare un altro varco, presidiato da un’agente donna, la quale intervenendo per evitare il passaggio fraudolento, è stata spintonata violentemente, solo l’intervento tempestivo di altro personale ha evitato il peggio. Nel pomeriggio poi il detenuto dopo aver effettuato un colloquio, ha cercato ancora di raggiungere un’area interdetta, iniziando a colpire violentemente, anche con calci, il cancello di sbarramento, cercando di scardinare l’inferriata. Alcuni poliziotti, immediatamente arrivati a ripristinare la sicurezza, sono stati aggrediti dall’uomo che ha perpetrato violenza contro gli agenti intervenuti, procurando sugli stessi ferite guaribili in sette giorni. Solo l’intervento di ulteriore personale ha scongiurato il peggio. Nel denunciare l’accaduto il sindacato Ussp Abruzzo ribadisce che "questo istituto non può essere la valvola di sfogo degli istituti laziali, in quanto non ha le condizioni strutturali e tanto meno le risorse umane per garantire l’ordine e la sicurezza, con ad oggi la carenza di personale che si attesta al 40%". (ANSA).