Futuro dell’asilo Sant’Elia di Como, edificio razionalista progettato da Giuseppe Terragni chiuso da cinque anni, preda oramai del degrado e utilizzato anche come rifugio dai senzatetto.
A chiedere non soltanto il recupero dell’edificio ma anche l’apertura di un tavolo per la valorizzazione del Razionalismo è il partito di Fratelli d’Italia comasco che – attraverso una nota – invita “il sindaco e la giunta a istituire un tavolo di lavoro con l’obiettivo di definire un percorso di valorizzazione del Razionalismo nella città, che preveda, tra le altre iniziative, l’apertura al pubblico delle strutture architettoniche razionaliste per visite guidate e il loro utilizzo come spazi di contaminazione culturale, soprattutto per le nuove generazioni”, si legge nella nota di Fratelli d’Italia, che conclude: “L’asilo Sant’Elia, in particolare, merita una destinazione che ne rispetti l’identità e la storia, trasformandolo in un museo vivente del Razionalismo e dell’innovazione pedagogica che ha incarnato fin dalla sua fondazione”.
A replicare è l’assessore alla Cultura di Palazzo Cernezzi, Enrico Colombo: “L’amministrazione è già al lavoro per la valorizzazione di tutto il comparto razionalista presente in città”.
Intanto una speranza per il restauro della struttura di via Alciato e quindi per la possibile riapertura era arrivata nei mesi scorsi con il laboratorio di progettazione incentrato sul gioiello razionalista da parte di docenti e studenti del Politecnico di Milano, che lo scorso marzo hanno effettuato diversi sopralluoghi all’interno della struttura. L’obiettivo del Comune è aprire a piccoli gruppi, su prenotazione e con le necessarie precauzioni per restituire almeno in parte l’edificio razionalista alla collettività in attesa della riqualificazione. Il 27 maggio è prevista una giornata di workshop al Politecnico con la presentazione dei lavori del laboratorio.
“Una volta che avremo ricevuto la relazione finale del Politecnico – spiega ancora l’assessore Colombo – in accordo con la Soprintendenza vedremo gli interventi principali per poter riaprire in sicurezza l’asilo Sant’Elia, poi dopo un’analisi conoscitiva potremo capire in maniera puntuale la somma da stanziare per il recupero dell’intera struttura”.