(ANSA) – ROMA, 08 APR – "Una mozione unitaria, in vista del primo maggio, per riaffermare la necessità di contrastare la precarietà del lavoro, lo sfruttamento e la povertà, anche di chi lavora. Una mozione per elencare le azioni che riteniamo necessarie, fra cui: introdurre un salario minimo legale, che ridurrebbe anche il gap di genere nelle retribuzioni e difenderebbe i salari minimi dall’inflazione". Così la deputata democratica, responsabile nazionale lavoro del Pd, Cecilia Guerra è intervenuta in Aula alla Camera per presentare la mozione che porta le firme di Scotto, Barzotti, Mari, Braga, Silvestri, Zanella, Aiello, Carotenuto, Fossi, Gribaudo, Laus, Sarracino, Tucci, Guerra, Auriemma, Barbagallo, Casu, Colucci, Grimaldi, Piccolotti, Orlando. "L’introduzione del salario minimo legale – ha osservato – presente in gran parte dei Paesi europei – è stata irrisa. Vorremmo vedere una resipiscenza" della maggioranza. Tra l’altro il salario minimo legale avrebbe avuto "un buon effetto nella difesa dei salari dall’inflazione e sul gap salariale". L’obiettivo mozione, sottolinea Guerra è inoltre "rafforzare la contrattazione attraverso una normativa su rappresentanza e rappresentatività che superi la proliferazione di contratti pirata". "Opporsi all’uso distorto degli appalti – aggiunge – dei contratti di somministrazione, dei contratti a termine, utilizzati, non per cercare competenze specifiche o fare fronte a esigenze temporanee, ma per comprimere ancora di più salari e tutele. Cosa che un Paese con salari reali fermi al valore di trent’anni fa, tre morti sul lavoro ogni giorno, ed enormi difficoltà per i giovani ad entrare sul mercato del lavoro, non si può certo permettere". "Le nostre proposte sono agli antipodi rispetto alle iniziative del governo che allarga a dismisura il ricorso ai contratti precari, liberalizza la catena dei subappalti, disconosce la rappresentanza e mette su un binario morto, la stessa delega sul salario minimo che ha fatto approvare alla Camera". (ANSA).