Il 18 giugno del 2003 il femminicidio. Teresa Lanfranconi, 16 anni, è stata uccisa per aver tentato di difendersi da una violenza, mentre stava percorrendo un vicolo ciclopedonale tra via Diaz e via Vivai a Mariano Comense. Un delitto che scosse tutta la comunità. Quella stessa comunità che numerosa ha voluto ricordare oggi, ancora una volta, Teresa. A lei è stata intitolata una via di Mariano Comense. Una strada che sta proprio a fianco allo Jean Monnet, istituto che lei stessa frequentava. Alla cerimonia di inaugurazione della nuova via, la famiglia e le amiche di Teresa, i professori, il preside e gli studenti dello Jean Monnet.
Il sindaco: “L’amore non è mai violenza. Questa via sia un monito per i ragazzi”
“Questa nuova via sia un modo per ricordare Teresa Lanfranconi e anche un messaggio per i ragazzi. Abbiamo ritenuto giusto fare questo passo in questa zona dove lei viveva, studiava. Ora i ragazzi che entreranno allo Jean Monnet, lo faranno proprio da questa via. La speranza è che continuare a leggere questo monito serva a portare un cambiamento della mentalità perché l’amore non è mai violenza” ha detto Giovanni Alberti, sindaco di Mariano Comense.
Un momento sentito da tutta la comunità. In tanti hanno voluto esserci e ricordare Teresa. Molti i volti commossi. “Teresa era figlia nostra, ma lo era anche di tutti voi che continuate a dimostrare che siamo una grande comunità e una grande famiglia” ha detto Simona Cappellini, cugina di Teresa.
Le dichiarazioni delle istituzioni
Presenti alla cerimonia anche diverse autorità civili e militari, i sindaci del territorio e alcuni consiglieri regionali comaschi. “Questa intitolazione è molto importante, anche per i ragazzi – ha detto il consigliere regionale di Lombardia Ideale Marisa Cesana – Deve essere per loro un insegnamento, per ricordare che il rispetto degli altri e della vita è il primo principio che li deve muovere”
“Sono trascorsi quasi ventuno anni dal femminicidio di Teresa Lanfranconi e vorrei che un delitto così barbaro potesse essere considerato un’eccezione del passato” ha dichiarato Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd. “Combattere la violenza di genere – ha continuato – significa punire i violenti, offrire alle vittime tutto il supporto, promuovere l’educazione dei giovani uomini nelle scuole, in famiglia e nelle nostre comunità”. “E poi – ha proseguito – c’è il ricordo delle vittime che va custodito, anche con atti istituzionali come quello di Mariano Comense” ha concluso Orsenigo.
Parla di “impegno delle istituzioni per contrastare la violenza di genere” il sottosegretario al Ministero degli Interni Nicola Molteni. “I numeri sono drammatici, ma non tutto si risolve con la repressione – ha spiegato Molteni – Ognuno deve fare la propria parte. Diventa fondamentale la formazione culturale, educativa e formativa, con al centro il rispetto per la persona”.
Per ricordare Teresa e tutte
“L’amore non è violenza” recita il cartello della via. Che sia un messaggio e un monito. Per ricordare Teresa e tutte le donne strappate alla vita