(ANSA) – BOLOGNA, 02 APR – Una lavagnetta con la scritta "Enrico & Sabri oggi sposi!", attorno i familiari più stretti e gli operatori sanitari. Lo scorso 26 marzo una stanza dell’Unità Gravi Cerebrolesioni dell’Ospedale di Cona a Ferrara ha fatto da cornice al matrimonio di Sabrina Biscaro ed Enrico Gentili. Il neo sposo è un avvocato civilista di Treviso di 53 anni, che nell’agosto 2023 è stato colpito da un ictus causato da una malformazione congenita e ha rischiato di perdere la vita. Grazie alla riabilitazione a Ferrara ha ritrovato la speranza e la voglia di guardare avanti. Dopo due interventi chirurgici a cui è stato sottoposto all’ospedale di Treviso, dallo scorso dicembre sta affrontando il percorso di riabilitazione al Centro San Giorgio di Cona, "un lungo cammino non ancora terminato – sottolinea una nota congiunta dell’ospedale e dell’Ausl di Ferrara – che ha ridato a Enrico la speranza per un ritorno in famiglia". Il paziente e la moglie stanno insieme dal 2008, entrambi amanti dei viaggi, hanno due figlie di 12 e 10 anni. "Eravamo da poco tornati da un viaggio in camper in Romania e Bulgaria – racconta Sabrina – quando Enrico è stato colpito da un ictus. Il primo episodio lo ha avuto il 30 agosto 2023, poi un secondo, il più importante, l’1 settembre". Dopo gli interventi chirurgici, un mese di coma, fino a quando ha pian piano ripreso conoscenza e iniziato la riabilitazione. I medici di Treviso hanno suggerito alla famiglia di proseguirla nel centro specializzato di Cona. "Noi non abbiamo mai perso la speranza – confida la donna – Enrico si sta riprendendo, anche in maniera sorprendente. I primi mesi sono stati durissimi, ma ultimamente c’è stato un passo importante. Ed è stato a questo punto che lui mi ha chiesto di sposarci. Da poco abbiamo deciso anche di far venire a Ferrara le due bimbe". A unirli in matrimonio l’ufficiale del Comune Laura Tonioli: "Il giorno del matrimonio è stato commovente, emozionante. Una festa bellissima – conclude Sabrina – La riabilitazione di Cona ha avuto un ruolo fondamentale. L’umanità e la grande professionalità e gentilezza di tutti sono stati determinanti nella buona riuscita di questo percorso". (ANSA).