(ANSA) – SONDRIO, 01 APR – Il rischio di caduta valanghe, sull’intero arco alpino lombardo, è molto elevato ed è salito al grado 4 in una scala europea che prevede cinque livelli. Lo rende noto l’ultimo bollettino diffuso poco fa dal Centro regionale nivometeo di Arpa Lombardia con sede a Bormio (Sondrio). Le forti precipitazioni delle ultime 24 ore hanno portato 60-80 centimetri di neve fresca oltre i 2200-2300 metri di quota, innalzando gli spessori totali del manto nevoso anche oltre i 4 metri. Scendendo sotto tali quote gli incrementi diminuiscono rapidamente per azzerarsi intorno ai 1800-2000 m dove ha prevalso l’effetto dilavante della pioggia. "In quota la neve, a debole coesione, è fortemente rimaneggiata dal vento, – spiegano gli esperti del Centro di Bormio -. Le escursioni sono pertanto fortemente sconsigliate. Sono possibili numerose valanghe spontanee di dimensioni molto grandi e in singoli casi estreme, che possono interferire anche con la viabilità in quota ed infrastrutture esposte. Scendendo sotto i 2200-2300 il manto nevoso è via via sempre più bagnato e diventa fradicio sotto i 2000 metri in questi ambiti sono possibili numerosi distacchi". Per le violente raffiche di vento quasi tutti chiusi gli impianti di risalita nelle località montane anche delle province di Brescia, Bergamo e Lecco. Sulle montagne della Valtellina si è depositata anche la sabbia del deserto del Sahara, con i granelli rossi che si notano anche sulle auto, arrivata grazie a un ciclone formatosi sul bacino mediterraneo che ha attirato correnti calde direttamente dal deserto del Sahara. (ANSA).