(ANSA) – TRIESTE, 30 MAR – "Trieste è sempre più bella. Sono innamorata pazza di Trieste" e il suo luogo del cuore è "Piazza Unità e il Caffè degli Specchi. Se è ancora aperto è anche per merito mio": quando apprese che stavano per chiudere per l’affitto troppo alto, "ho insistito molto con i vertici di Generali su quella locazione: non si può nemmeno immaginare di far scomparire un luogo simile". A parlare in una intervista al Piccolo è Evelina Christillin; all’epoca suo marito, Gabriele Galateri di Genola, era presidente delle Generali, proprietaria dell’ immobile. Di fronte a un crescente flusso di turisti a Trieste (e in Fvg in generale) Christillin – ex presidente dell’Agenzia italiana del turismo, presidente del museo Egizio di Torino, artefice del successo delle Olimpiadi 2006 a Torino, e figura forte nel Coni e nell’Uefa – mette in guardia. "Che la città non perda la sua anima, non la si snaturi: con il turismo di massa e le navi da crociera, ad esempio". "Senza governo del turismo si può anche andare incontro a rischi. Penso a grandi flussi: o li si gestisce, o si rischia di snaturare i territori. Venezia e Firenze sono i simboli dell’ overtourism, con i centri storici lasciati ai turisti e i residenti che fuggono". Non sono difficili da applicare i correttivi, indica al Piccolo: "E’ necessario limitare affitti brevi". Meglio vendere "qualche biglietto in meno", come ha fatto al Museo Egizio. Inoltre, "mi pongo interrogativi sulle navi bianche, che non credo diano quel valore aggiunto di cui Trieste ha bisogno", è "turismo mordi e fuggi". Limiterei "il numero di navi bianche" senza "far confluire in città un numero di turisti eccessivo" e facendo "confluire i turisti verso musei, percorsi mirati e altri territori limitrofi". Però, "i residenti devono abituarsi a convivere con i turisti". Credo che "una persona come Massimiliano Fedriga, di cui ho grande stima, conosca il tema. Tra l’altro ho visto il nuovo spot promozionale del Fvg in tv, molto carino". (ANSA).