Si presentavano come investitori pronti a collaborare all’ampliamento di piccole attività commerciali, poi passavano a tentativi di estorsione e pretendevano la restituzione di presunti crediti. Un’indagine dei carabinieri di Cantù, partita dalla denuncia, nel dicembre del 2022, di un piccolo imprenditore canturino, è sfociata nelle scorse ore nell’esecuzione di due misure cautelari. Destinatari, un 57enne e un 21enne, entrambi residenti nella provincia di Milano. Il tribunale di Como ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte alla settimana per i due. Nell’ambito dello stesso procedimento sono indagate altre due persone.
Nel dicembre del 2022, un piccolo imprenditore canturino aveva denunciato di essere stato contatto da sedicenti investitori che, con l’iniziale pretesto di ampliarne l’attività commerciale, di fatto tentavano poi di estorcergli denaro. Una prassi consolidata, secondo quanto accertato dai carabinieri, che avrebbero individuato altre vittime. In caso di rifiuti di consegnare le somme richieste, gli indagati avrebbero fatto telefonate intimidatorie e minacce di morte, anche scritte sui muri e pure tentativi di incendio ed esplosioni di ordigni rudimentali. Per uno di questi episodi erano stati arrestati 3 presunti componenti della banda.