(ANSA) – SAN PAOLO, 29 MAR – La decisione del presidente Luiz Inacio Lula da Silva di "ignorare" il 60mo anniversario del colpo di stato che il 31 marzo 1964 istaurò in Brasile una dittatura militare, rimasta al potere fino al 1988, è "un errore brutale". Lo sostiene in un’intervista all’ANSA Vera Paiva, figlia dell’ingegnere e deputato Rubens, arrestato, torturato e ucciso durante la dittatura militare. "È come se negassimo la storia della Seconda Guerra Mondiale. È come se l’Italia ignorasse le azioni fasciste. È come se dicessimo che non ha importanza", afferma Paiva. La docente dell’Istituto di Psicologia dell’Università di San Paolo (Usp), come molti altri nel Paese, critica la scelta del capo dello Stato di non organizzare eventi per denunciare gli abusi della giunta militare. La decisione di Lula viene interpretata come un tentativo di riconciliazione tra il governo e le Forze armate, in un momento in cui tuttavia le indagini sul tentato colpo di stato dell’8 gennaio 2023 indicano una sempre più ampia partecipazione di militari alla trama golpista. (ANSA).