Nel 2023 la Sezione analisi tracce informatiche (SATI) della polizia cantonale ha vissuto una riorganizzazione interna, volta a rafforzare il lavoro specialistico nel campo della criminalità informatica. Sebbene i casi legati ai fenomeni cyber siano in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente (-12%), la costante trasformazione tecnologica ha portato negli ultimi anni a un aumento delle analisi e del supporto richiesto agli specialisti della SATI.
Nel corso del 2023 la SATI ha sviluppato 38 inchieste (31 nel 2022), effettuato 130 perquisizioni in supporto ad altri servizi, eseguito 1’151 analisi informatico forensi, elaborato 26 analisi criminali operative, collaborato durante 31 ricerche d’emergenza ed evaso 564 richieste e-mail giunte da utenti o altre autorità. Le attività illecite più frequenti rimangono le truffe denominate Business Email Compromise, che hanno generato un danno economico di oltre 885’000 franchi, gli attacchi ransomware, con 8 inchieste portate avanti nel 2023, e gli attacchi phishing, con 13 inchieste. È stato inoltre osservato un aumento di reati in cui il profitto illecito è stato incassato in criptovalute.
Nel 2023 l’attività della SATI è stata segnata anche da alcuni casi di phishing legati a conti ebanking ai danni di clienti di un istituto bancario cantonale, che hanno procurato un danno finanziario di circa 2’850’000 di franchi. Tutte le indagini in questo ambito hanno un comune denominatore: la difficoltà nell’identificazione degli autori che, operando prevalentemente dall’estero, utilizzano espedienti per mantenere l’anonimato. In questi casi la cooperazione internazionale resta un elemento chiave nella lotta alla cybercriminalità.