(ANSA) – ROMA, 28 MAR – Il ministro degli Esteri e della Difesa irlandese Micheal Martin ha annunciato ieri sera che Dublino interverrà nel caso avviato dal Sudafrica contro Israele ai sensi della Convenzione sul genocidio presso la Corte internazionale di giustizia dell’Aja. "Dopo l’analisi delle questioni legali e politiche emerse nel caso e la consultazione con i partner internazionali – si legge in comunicato del Governo della Repubblica d’Irlanda – il tanaiste (vicepremier irlandese, ndr) ha ordinato ai funzionari di iniziare i lavori su una Dichiarazione di intervento ai sensi dell’articolo 63 dello Statuto della Corte internazionale di giustizia. L’intenzione è che la Dichiarazione di intervento sarà depositata una volta che il Sudafrica avrà depositato la sua memoria. È probabile che ciò richieda diversi mesi. L’Irlanda collaborerà strettamente con una serie di partner che hanno confermato la loro intenzione di intervenire". "Spetta alla Corte stabilire se si stia commettendo un genocidio – afferma Martin nella nota -, ma voglio essere chiaro nel ribadire che ciò che abbiamo visto il 7 ottobre in Israele e ciò che stiamo vedendo ora a Gaza rappresenta la palese violazione del diritto umanitario internazionale su vasta scala: la presa di ostaggi; il rifiuto intenzionale dell’assistenza umanitaria ai civili; il prendere di mira i civili e le infrastrutture civili; l’uso indiscriminato di armi esplosive nelle aree popolate; l’uso di beni civili per scopi militari; la punizione collettiva di un intero popolo. L’elenco potrebbe continuare, invece deve finire. Il punto di vista della comunità internazionale è chiaro: quando è troppo è troppo". (ANSA).