(ANSA) – MOSCA, 27 MAR – Un tribunale russo ha condannato in contumacia a 6 anni di reclusione l’attivista del collettivo d’opposizione ‘Pussy Riot’, Lucy Shtein, con l’accusa di diffusione di notizie "false" sull’esercito, una norma introdotta in Russia per vietare le critiche all’invasione dell’Ucraina. L’accusa aveva chiesto 8 anni e mezzo di reclusione. Shtein ha lasciato la Russia 2 anni fa. A riportare la notizia è la testata online ZonaMedia. Il procedimento penale era stato avviato per un tweet del marzo 2022 in cui Shtein commentava un presunto video che mostrava soldati ucraini mentre sparavano alle gambe – apparentemente – di prigionieri russi. "I tizi sono venuti per bombardare le città di altri e uccidere le persone, in risposta hanno sparato loro alle gambe, anche i ceceni avevano paura di torture del genere", aveva scritto Shtein, secondo i media. Mediazona riporta che gli investigatori avevano rifiutato più volte di aprire un procedimento penale contro l’attivista. Il giornale sostiene che Shtein era stata inizialmente accusata di "giustificazione dell’uso della tortura" ma che gli esperti linguistici nel giugno del 2022 non avevano trovato "giustificazioni della tortura" nei tweet di Stein, piuttosto solo dichiarazioni sulla commissione di crimini di guerra. (ANSA).