Un grido di aiuto che conta 14mila voci. Tutte chiedono la stessa cosa: il rilancio dell’ospedale di Menaggio. A rispondere tutti i consiglieri regionali della provincia di Como, che – mettendo da parte i colori politici – sono pronti a combattere insieme per mantenere in vita il presidio Erba-Renaldi.
Quel grido di aiuto è raccolto nei tanti e pesanti faldoni che una delegazione del “Comitato per la difesa dell’Ospedale di Menaggio e per la sanità pubblica” e i rappresentanti della Uil del Lario hanno consegnato ai consiglieri regionali comaschi e all’assessore a Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi a Palazzo Pirelli. All’interno le 14mila firme raccolte nella petizione per chiedere la “piena operatività dell’ospedale di Menaggio e la riapertura dei reparti chiusi”.
I comaschi in Regione: “Uniti per il territorio”
“Chiediamo che la politica ascolti e rispetti le voci dei cittadini – dicono dal Comitato – non pretendiamo immediatezza, ma ci aspettiamo un cambio di tendenza”. Dai consiglieri un segnale di unione per portare avanti le esigenze del territorio:
“Queste 14mila firme sono il grido di aiuto di un territorio, quello del medio e alto Lario, che, senza ospedale pienamente funzionante, rimane senza accesso diretto e immediato alle cure. Mi aspetto che il Consiglio e soprattutto la Giunta recepiscano il forte messaggio che le comunità lariane stanno mandando. Personalmente porterò avanti questa battaglia in aula, nel nome della collaborazione bipartisan, con un unico obiettivo: il pieno e agevole accesso alle cure per i cittadini del lago e delle valli” ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.
“Siamo attentissimi a fare in modo che l’ospedale di Menaggio torni ad essere un servizio fondamentale per il nostro territorio” ha affermato Anna Dotti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Le fa eco Sergio Gaddi, consigliere regionale di Forza Italia: “Noi come consiglieri di tutti le parti politiche siamo compatti su questa esigenza dei cittadini lariani e lavoriamo tutti insieme in questa direzione, per far sì che i bisogni sanitari siano soddisfatti”.
“C’è un cambio culturale che va affrontato ma non c’è alcuna intenzione di chiudere l’ospedale Erba-Renaldi e anzi si sta lavorando tutti insieme per cercare di offrire il miglior servizio possibile” ha dichiarato Marisa Cesana, consigliere regionale di Lombardia Ideale. “È fondamentale che i cittadini portino e facciano sentire le proprie istanze e le proprie esigenze. Sono convinta che unendo le esigenze di tutti e cercando di capire cosa è fattibile si possa ottenere il meglio per sostenere e potenziare il nostro ospedale” ha affermato Gigliola Spelzini, consigliere regionale della Lega.
“L’ospedale non si tocca”: la rassicurazione dell’assessore regionale Fermi
“L’ospedale e il pronto soccorso non verranno chiusi” rassicura Fermi. “Stiamo lavorando per reclutare personale – spiega – perché la volontà politica è di mantenere questo presidio e di rafforzarne i servizi. E per questo stiamo portando avanti diversi progetti che riguardano il reparto di psichiatria ad esempio. Vogliamo aumentare i servizi di carattere diagnostico, mantenere il Pronto soccorso, che è fondamentale, affinché l’ospedale contini a essere un ospedale”. “Perché l’ospedale di Menaggio non si tocca” ha concluso Fermi.
Ora le 14mila firme raccolte verranno trasmesse al Presidente del Consiglio regionale e poi verranno sottoposte all’attenzione di tutti i consiglieri e della giunta regionale.