“Chi segue Gesù fa parte di questo popolo che non può continuamente solo lamentarsi del mondo che va male, della aggressività che si moltiplica, della guerra che distrugge. Facciamo anche noi la nostra parte, impegniamoci a vivere controcorrente, ossia con lo stile della Croce del Signore”: questo il messaggio che il cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como, ha voluto affidare ai giovani al termine della via Crucis del lunedì Santo.
Una serata molto partecipata: i giovani hanno portato la Croce da Porta Torre lungo le vie della città, per poi riunirsi per un momento di riflessione nella basilica del SS. Crocifisso.
“Come si fa a vivere concretamente nel quotidiano la Croce del Signore?”, è la domanda a cui il cardinale Cantoni ha cercato di rispondere.
“Impara a eliminare dal tuo modo di pensare, prima che di agire, queste parole: – ha detto Cantoni rivolgendosi a ciascuno dei giovani presenti – nemico, estraneo, straniero, schiavitù, ma anche antipatico, super dotato, indifferenza, eternamente giovane, e simili. Sono queste le espressioni da bandire, prima di tutto sul nostro cuore, quindi dalla nostra bocca. Siamo tutti invitati, nel nostro quotidiano, a portare la nostra croce, ossia a utilizzare quotidianamente le situazioni come vere opportunità per amare, per donare, per servire i fratelli e le sorelle che ci vivono accanto, senza illudersi di servire meglio altrove e con persone diverse da quelle che il Signore ci ha donato. Ecco allora le espressioni frutto della croce del Signore: – ha concluso il vescovo di Como – dono, gratuità, corresponsabilità, servizio e quindi anche vicinanza, compassione, tenerezza”.