Continua l’attacco delle famiglie all’Amministrazione comunale per la chiusura degli asili nido a Como. Domani, 26 marzo, un flash mob in piazza Verdi, dalle 17 alle 19, per dire no alla chiusura degli asili nido di Magnolia (Borgovico) e Coccinella (Monte Olimpino). Ad organizzarlo il Comitato nascente dei genitori “Como a misura di famiglia”.
Durante la manifestazione, continuerà anche la raccolta firme per la petizione contro la chiusura dei due nidi. “La manifestazione – spiegano dal Comitato – si svolgerà salvo maltempo” e l’invito è a seguire gli aggiornamenti sulle pagine social.
Il video di contestazione dei genitori di Albate
E proprio su Facebook spunta un video dei genitori di Albate che contestano le dichiarazioni del sindaco Rapinese sulla loro soddisfazione ed esprimono il loro malcontento dopo la chiusura del nido del quartiere.
“Il sindaco ha detto le mamme di Albate sono molto contente e soddisfatte del cambio di asilo – dice una madre – ma non è così. È stato un trasferimento forzato”. Nel video alcuni genitori lamentano la mancanza di spazi: “Ora tutti i bimbi sono stati riversati in un’unica struttura. Non c’è più uno spazio dedicato alla nanna e uno dedicato al gioco, ma tutto si mischia”. “Le brandine restano impilate sui muri fino al momento della nanna” aggiunge una mamma. “Questo comporta un abbassamento della qualità del servizio” afferma un’altra.
Il malcontento riguarda anche i tempi di percorrenza per accompagnare i figli al nido: “Ho perso la possibilità di accompagnare a piedi mia figlia. Ogni mattina devo prendere la macchina e perdo 40 minuti di lavoro tutti giorni” dice un genitore. “I nonni non possono più andare a prendere i nipotini a piedi e devono per forza muoversi in macchina o con i mezzi con tutte le difficoltà collegate” spiega un altro.
Per i genitori l’Amministrazione comunale non presta attenzione alle famiglie: “La politica comunale non incentiva le famiglie che vorrebbero fare altri figli”, “è un modo di fare politica non è a favore delle famiglie” sono gli attacchi di mamme e papà di Albate. “Dobbiamo tornare a pensare ai quartieri come posti vivibili che abbiano servizi. Questo chiedo alla politica” è la richiesta di una mamma.