Dopo quasi un anno di chiusura, a maggio finalmente la riapertura della piscina Sinigaglia. A dirlo è il sindaco di Como Alessandro Rapinese. “Le tempistiche dovrebbero essere rispettate – ha detto – quindi dovrebbe essere confermato maggio per la riapertura”. Il sindaco ha spiegato che al terzo test di riempimento di acqua, “la vasca finalmente ha tenuto”.
Gli interventi sulla piscina, chiusa dalla scorsa estate per lavori di riqualificazione, sarebbero dovuti terminare dopo quattro mesi, ossia entro la fine di novembre 2023. Ma così non è stato. Diversi intoppi hanno fatto slittare più volte la fine del cantiere. L’ultimo imprevisto a gennaio, quando sono state effettuate le prove di tenuta della vasca, lo svuotamento e l’asciugatura, e in una parte del fondale della vasca sono stati riscontrati problemi di tenuta dell’acqua che hanno provocato infiltrazioni.
Ora però la chiusura sembra avvicinarsi. “Finalmente si tracciano le linee per il rivestimento – ha spiegato il sindaco – la sauna invece è a posto. E ci sono due piccole cose da sistemare per il trampolino, ma dovrebbe essere confermato maggio” ha ribadito Rapinese.
Il nodo dell’apertura estiva. Il sindaco: “Mi piacerebbe”
Resta però un altro nodo da sciogliere. Con l’arrivo dell’estate solitamente la piscina Sinigaglia chiude e quindi per i cittadini che vogliano usufruirne resterebbero solo pochi giorni dall’ipotetica riapertura. “Sto cercando soluzioni per tenerla aperta anche d’estate – ha detto il sindaco – mi piacerebbe molto”. Al momento però non sembrano esserci buone notizie dall’ente che gestisce il personale della piscina.
Piscina di Muggiò, il sindaco: “Chi entra senza permesso rischia. La legge vieta l’accesso”
Nessuna buona nuova anche sulle tempistiche della piscina di Muggiò. L’edificio, chiuso da 5 anni, è abbandonato. Negli scorsi giorni un gruppetto di ragazzini è riuscito a introdursi all’interno della struttura e il sindaco è tornato sull’episodio: “Ci sono rischi per chi entra nell’edificio perché stiamo parlando di una proprietà pubblica e per legge non è consentito l’accesso” ha affermato Rapinese. “Il Comune – spiega – è intervenuto immediatamente e la porta forzata è stata risistemata”. Prima della denuncia l’Amministrazione non aveva ricevuto alcuna segnalazione in merito, ha spiegato il sindaco.
Da qui il suo invito: “Un buon cittadino che vede una situazione del genere deve chiamare la centrale e far intervenire i soggetti deputati alla sicurezza” ha affermato Rapinese.