(ANSA) – ROMA, 23 MAR – "Non ho alcuna difficoltà a risponderle e a darle delle informazioni perché la mia partecipazione all’acquisto e rivendita della casa del compianto professor Alberoni è avvenuta tutta alla luce del sole e la plusvalenza a me riferibile – assai inferiore a quanto si legge, detratte tasse e spese per professionisti, notaio, manutenzione e miglioramento della villa da rivendere – è stata da me incassata ed è sempre rimasta nella mia disponibilità". Lo afferma Laura La Russa, moglie di Ignazio La Russa, raggiunta telefonicamente dall’ANSA. "Dall’inizio della trattativa per l’acquisto – ha aggiunto Laura La Russa – avvenuta su proposta dello stesso prof. Alberoni, al giorno del rogito, è trascorso un anno e non un giorno ed è passato quasi metà anno dal preliminare di vendita col contestuale versamento al prof. Alberoni di una parte cospicua del prezzo convenuto dallo stesso professore in base ad una perizia da lui fatta fare. Il prezzo è stato fissato dallo stesso professore in guisa tale da invogliare all’acquisto a patto di poter avere già al preliminare parte non marginale del prezzo che gli era necessario per liberare i numerosi coeredi comproprietari dell’immobile ereditato. L’avvocatessa del prof. Alberoni – ha concluso Laura La Russa – ha seguito tutta la vicenda a cui io ho partecipato per limitare il rischio di chi accettava di comprare da un venditore che non era ancora in grado, al preliminare, di disporre del bene in vendita". (ANSA).