(ANSA) – PESCARA, 21 MAR – Soddisfazione da più parti per lo stop al taglio della Riserva naturale del Borsacchio di Roseto degli Abruzzi (Teramo), comunicato con una lettera del governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio. Le Guide del Borsacchio, che insieme a 300 associazioni hanno lanciato una raccolta da 30mila firme, parlano di una "prima vittoria per tutti". Il Wwf si definisce soddisfatto che "sia stato confermato quanto abbiamo detto fin dall’inizio". Per Luciano D’Amico, eletto consigliere regionale alle elezioni del 10 marzo scorso, "aveva ragione chi, come noi, si è sempre opposto al taglio". "Con il congelamento del taglio della riserva – afferma il presidente delle Guide del Borsacchio, Marco Borgatti – la Regione Abruzzo dimostra, tardivamente, che il territorio va ascoltato. La popolazione locale non è un social sponsorizzato con decine di migliaia di euro da un singolo portatore di interessi privati. Questo successo è un testimone del potere della collaborazione e della passione nel difendere ciò che amiamo. L’unica soluzione rapida per la Regione è ripristinare i confini, adottare il Pan (Piano di Assetto Naturalistico) e aprire dopo qualche anno anche una revisione, ma prima bisogna partire per sbloccare finalmente la situazione". "Siamo soddisfatti che nei fatti sia stato confermato quanto abbiamo detto fin dall’inizio, vale a dire che la norma adottata nottetempo era incostituzionale, oltre che ambientalmente sbagliata – dichiara Filomena Ricci, delegata Wwf Abruzzo – Ora però ci si dovrà confrontare nella sostanza. La Regione per adesso ha evitato il giudizio della Corte costituzionale, ma cosa vuole fare nel concreto? Vuole tornare al perimetro originario della Riserva? Vuole approvare subito il Piano di Assetto Naturalistico creando le condizioni affinché la Riserva sia finalmente gestita attraverso un organo di gestione? Noi continuiamo a chiedere che la Riserva torni al suo perimetro originario di 1.100 ettari e riteniamo inaccettabile qualsiasi proposta al ribasso". Per Luciano D’Amico "aveva ragione chi, come noi, si è sempre opposto al taglio. L’ammissione, implicitamente, arriva dallo stesso presidente Marsilio che, con una mossa in extremis per evitare l’impugnativa, ha scritto una missiva agli organi preposti in cui mette nero su bianco quel passo indietro che per mesi abbiamo chiesto a Regione Abruzzo. Una mossa che arriva dopo soli 8 giorni dal voto in Abruzzo, e questo la dice lunga sull’attendibilità delle argomentazioni portate avanti dal centrodestra". (ANSA).