(ANSA) – ROMA, 20 MAR – L’asta della villa della ex leader birmana detenuta Aung San Suu Kyi è fallita perché non sono state presentate offerte. Lo riporta la Bbc precisando che un tribunale ne aveva ordinato la vendita a gennaio a seguito di una lunga disputa sulla proprietà con suo fratello. Gli avvocati di Suu Kyi, detenuta da quando il suo governo è stato rovesciato da un colpo di stato militare nel 2021, hanno contestato lo svolgimento dell’asta in mancanza del consenso della premio Nobel per la Pace, che non può neanche incontrare i suoi avvocati da dicembre del 2022. Il prezzo per la proprietà era stato fissato a 315 miliardi di kyat (150 milioni di dollari). I funzionari del tribunale si sono presentati davanti al cancello principale della casa e hanno chiesto tre volte se ci fossero state o meno delle offerte, prima di chiudere l’asta. Secondo l’emittente britannica erano presenti solo giornalisti, funzionari e poliziotti in condizione di anonimato. La sua casa in riva al lago al 54 di University Avenue, a Yangon, è famosa quasi quanto la stessa Aung San Suu Kyi. Proprio in quella villa la ex leader politica birmana è cresciuta e nel 1988 ha iniziato la sua lunga campagna per la democrazia, utilizzandola anche come sede del suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia, e durante i suoi tre mandati agli arresti domiciliari, per un totale di 15 anni fino al 2010, è stata confinata proprio dentro quelle mura. La casa ha due piani ed è di epoca coloniale. (ANSA).