(ANSA) – ROMA, 18 MAR – Tutti insieme, e c’è persino Dostoevskij. Tutti dentro. Un "dentro" che è quello delle mura del carcere milanese di Bollate dove Rai Radio 2 e Caterpillar, con Massimo Cirri e Sara Zambotti che entrano per una puntata speciale in diretta martedì 19 marzo alle 18.00 e in visual radio sul canale 202, anche in vista della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie del 21 marzo. Una puntata che prende spunto dalla rilettura de I fratelli Karamazov di Dostoevskij, attraverso le riflessioni di persone detenute, studenti, familiari di vittime della criminalità organizzata e operatori penitenziari sui temi della pena, della colpa, del cambiamento, del debito e del credito, del "diritto" al rancore e della "riparazione". "La radio – spiega Sara Zambotti – unisce ciò che sembra molto distante: infatti, i conflitti della famiglia Karamazov sono i conflitti di molte delle nostre famiglie, dentro e fuori dalle carceri, e li ascolteremo a Caterpillar in una puntata in cui anche la playlist musicale sarà a cura dei nostri ospiti". Un dialogo a più voci – tra gli studi di corso Sempione e il carcere di Bollate – in cui le storie di persone detenute ed ex detenuti si incontrano e spesso si intrecciano con quelle di chi ha condiviso con loro un percorso di "riparazione", come Marisa Fiorani, madre di Marcella, uccisa dalla Sacra Corona Unita nel 1990; Paolo Setti Carraro, fratello di Emanuela, moglie del generale Dalla Chiesa; Francesco Cajani, pubblico ministero a Milano; Giorgio Leggieri, direttore di Bollate; Angelo Aparo, psicoterapeuta e fondatore del Gruppo della Trasgressione, attivo in tutte le carceri milanesi; oltre a agli universitari che hanno partecipato al confronto sui conflitti della famiglia Karamazov, organizzato dal Gruppo della Trasgressione e dal comitato scientifico del progetto Lo strappo. Quattro chiacchiere sul crimine. "Succedono molte cose nelle carceri italiane – dice Massimo Cirri – e sappiamo di quelle difficili come sovraffollamento e suicidi. Noi, invece, proviamo a raccontare quelle positive. Percorsi con tanti attori per cambiare il tempo della detenzione e i suoi esiti, ai quali ci richiama anche la nostra Costituzione per una pena che tende alla rieducazione e riduce la recidiva". "Rai Radio 2 – conclude la direttrice Simona Sala – si fa strumento per dar voce a chi troppo spesso non ce l’ha. È il tentativo di interpretare al meglio il ruolo del servizio pubblico per far entrare in connessione le vittime, chi cerca di superare i propri errori e tutti coloro che ogni giorno, lontano dai riflettori, lavorano perché questo possa avvenire. Caterpillar si conferma uno spazio di elezione dove tante realtà ritrovano la propria voce". (ANSA).