Quattro denunce dall’inizio del mese di marzo, l’ultima ieri. La polizia ha intensificato i controlli in motorizzazione a Como per contrastare i tentativi di truffa all’esame della patente. Da tempo sono frequenti i casi accertati nella struttura di via Tentorio. I candidati che provano a superare i quiz teorici ricorrendo a un aiuto esterno sono nella quasi totalità dei casi di origine straniera e residenti in altre province.
Esattamente quello che è accaduto ieri, quando un egiziano di 20 anni è stato denunciato dalla polizia di Stato per un nuovo tentativo di truffa dell’esame della patente. L’intervento degli agenti in motorizzazione a Como dopo la segnalazione del funzionario che ha notato un atteggiamento sospetto del candidato che stava affrontando i quiz teorici per la patente.
Al termine dell’esame, il 20enne è stato perquisito dai poliziotti. Gli agenti hanno trovato, nascosto sulla felpa con cappuccio indossata dal giovane, un sistema di radio-collegamento bluetooth che gli consentiva di ricevere suggerimenti dall’esterno. Portato in questura il giovane è stato denunciato a piede libero per la violazione dell’articolo 1 della Legge 19 aprile 1925, che punisce chiunque cerchi di ottenere un titolo o superare una prova ricorrendo al lavoro di altri.
Gli agenti della polizia di Stato hanno intensificato i controlli per contrastare queste truffe, molto numerose in motorizzazione a Como. I candidati all’esame residenti fuori provincia vengono attentamente monitorati dalla questura di Como sin dalla presentazione della richiesta e durante le sedute d’esame il personale della polizia di Stato, qualora vengano notati atteggiamenti sospetti, procede al loro controllo.