(ANSA) – MILANO, 13 MAR – Ci sono "rilevanti discrepanze" tra quanto comunicato da RedBird, il fondo di Gerry Cardinale che ha comprato il Milan nell’agosto 2022, alla Sec, la commissione di vigilanza sui mercati statunitense, e quanto riferito, invece, "al consiglio di amministrazione" del club "in merito alla provenienza dei fondi utilizzati per finalizzare l’acquisto delle azioni" della società rossonera. E’ uno dei temi, come emerge dal decreto di perquisizione eseguito ieri dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf, su cui si stanno concentrando le indagini della Procura di Milano, che vedono tra gli indagati l’ad Giorgio Furlani e il predecessore Ivan Gazidis. In particolare, stando agli atti, al cda del Milan, l’11 giugno 2022, ossia prima del closing, sarebbe stato comunicato che a versare 400 milioni di euro, ovvero una parte dell’oltre 1 miliardo per l’acquisto, sarebbe stato il fondo "Rb Fund Iv Fc Aiv Cv" che non compare, invece, negli atti inviati da RedBird alla Sec. Dal "form adv" aggiornato al 31 marzo 2023 depositato alla Sec, infatti, scrivono i pm che indagano con l’ipotesi che Elliott controlli ancora il Milan, risulta che quel fondo indicato per l’acquisto al cda rossonero "non è un fondo di investimento gestito da RedBird". Da qui il sospetto, secondo l’accusa, che "la maggior parte del capitale utilizzato per la compravendita" sia "proveniente da un veicolo societario non riferibile a RedBird". (ANSA).