Un polo scolastico post diploma a Cassina Rizzardi, a Villa Porro Lambertenghi, edificio dell’amministrazione provinciale in disuso dal 1974. Villa Saporiti lancia la sfida per i fondi del bando emblematico della Fondazione Cariplo. Il progetto sarà presentato con il sostegno delle associazioni economiche e datoriali del territorio comasco, in aperto contrasto con il Comune di Como, che punta agli stessi finanziamenti per la riqualificazione dei Musei Civici.
Per il bando emblematico maggiore, la Provincia accantona l’idea del campus al San Martino ma resta nell’ambito della formazione, puntando sugli Its, percorsi specialistici per fornire competenze in settori specifici. Quattro quelli previsti dal progetto lariano: meccatronico, tessile, farmaceutico e turistico. “E’ un progetto condiviso con le associazioni datoriali che hanno la necessità di una struttura per la formazione di questo tipo”, spiega il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca. Nell’elenco dei sostenitori compaiono industriali, edili, artigiani e commercianti, ovvero la quasi totalità dei soggetti che siedono al Tavolo della competitività. Manca il Comune di Como.
Villa Porro Lambertenghi, edificio del Settecento, è un complesso immobiliare di 6.500 metri quadrati, con 18mila metri quadrati di parco, attualmente in stato di totale abbandono. La residenza è tutelata e la Provincia ha già coinvolto la Soprintendenza per il progetto di recupero. Il primo lotto interesserebbe 3mila metri quadrati. Il costo previsto è di 8 milioni di euro, il 30% a carico della Provincia che si aggiungerebbe all’eventuale contributo Cariplo di 5 milioni di euro. La proposta sarà inviata entro l’11 aprile e la decisione dovrebbe arrivare entro fine anno.
La Provincia non abbandona comunque l’idea di riqualificazione dell’ex ospedale psichiatrico San Martino. “E’ necessario un investimento di 30 milioni di euro e procederemo, ma non con il bando emblematico”, precisa Bongiasca.