(ANSA) – ROMA, 12 MAR – "L’abolizione dell’abuso d’ufficio lascia dei vuoti di tutela e fa venir meno la sanzione quando il funzionario pubblico opera in conflitto di interessi e in maniera non imparziale. Se tali fatti si verificano nell’uso dei fondi Pnrr, oltre al danno economico, si ha un danno reputazionale accresciuto, legato al fatto che sul loro utilizzo siamo comprensibilmente osservati con attenzione da tutti i paesi dell’Unione europea". Lo ha detto il presidente dell’Anac Giuseppe Busìa, in commissione Bilancio della Camera, nell’ambito dell’esame del decreto legge sul Pnrr. "Per il Pnrr – ha aggiunto – ora entriamo nella fase più delicata e complessa. Dopo il completamento delle gare, si avviano i lavori: occorre estrema attenzione. Bene l’attenzione al rischio di frodi, con l’ampliamento dell’apposito comitato attraverso l’inclusione anche di Anac. Utile sarebbe integrare la strategia con l’utilizzo dei diversi strumenti che l’Autorità ha a disposizione, dai protocolli di alta sorveglianza alle sue Banche Dati. Riguardo alla prevenzione dei conflitti d’interesse, chiediamo di rafforzare la Piattaforma unica della Trasparenza messa a disposizione delle amministrazioni da parte di Anac, che riduce gli oneri per gli enti pubblici, produce economie di scala, fornisce maggiori strumenti di controllo e favorisce la collaborazione fra amministrazioni. Purtroppo assistiamo ad una fuga dal Codice Appalti, allargando le maglie rispetto alla normativa e procedendo con utilizzo estensivo dei commissari". (ANSA).