(ANSA) – TRIESTE, 09 MAR – Il presidente della Bielorussia Aleksandre Lukashenko "è disponibile nei confronti di Putin, molte imprese statali rispondono al ministro della Difesa russo. La Bielorussia è meno bloccata dalle sanzioni rispetto alla Russia, e quindi Minsk rifornisce Mosca di tanti prodotti, oltre al supporto logistico dal punto di vista militare. Insomma, la Bielorussia è una sorta di appendice della Russia". Lo ha detto Olga Karatch, giornalista bielorussa, politologa e attivista per la pace e per i diritti umani e civili, ieri sera a Trieste a un incontro pubblico promosso nell’ambito di Euromediterranea dalla Fondazione Alexander Langer Stiftung, da Articolo 21 con il Teatro Miela e il Premio Luchetta. Karatch concluderà oggi a Milano un tour in alcune città italiane cominciato a Roma per ritirare il Premio Langer 2023 appena vinto, per tornare a Vilnius, in Lituania, dove vive in esilio con la famiglia, dopo essere stata incarcerata e torturata nelle prigioni del regime bielorusso. Olga Karatch ha sottolineato che il suo Paese "fa da retroguardia militare alla Russia, c’è la Wagner, istruttori in contatto con la Russia e soldati russi feriti in guerra che vengono curati in Bielorussia". Il Paese, tuttavia, "è diviso perché la società civile è a favore dell’Ucraina. Ma il solo indossare vestiti gialli e blu può comportare il carcere, come è accaduto a una professoressa che aveva nei capelli un fermaglio giallo e blu, arrestata in classe". Karatch dirige ‘Our House’ (Nash Dom), organizzazione che aiuta i dissidenti, gli obiettori di coscienza e le persone che hanno subito la violazione dei diritti umani in Bielorussia. La giornalista ha sottolineato la grande difficoltà di vita in Lituania per le migliaia di persone fuggite dal regime di Lukashenko. "Le autorità considerano queste persone una minaccia alla sicurezza nazionale e mirano a riportarle in Bielorussia dove rischiano la morte". (ANSA).