Una lastra di ghiaccio di cento metri sulla strada, un automobilista che perde il controllo e innesca un incidente che coinvolge più veicoli. Nessuna conseguenza grave per le persone coinvolte, fortunatamente, ma ingenti danni alle macchine.
Era l’inverno del 2016 e a distanza di otto anni, su quell’incidente si è pronunciata la Corte di Appello di Milano, seconda sezione civile, con una sentenza che non passa inosservata in un momento in cui, complice il maltempo, ovunque le strade sono costellate di buche e vere e proprie voragini che creano problemi di sicurezza della circolazione.
I magistrati milanesi hanno in sintesi condannato la Provincia di Como a risarcire il danno all’automobilista che ha chiamato in causa l’amministrazione, ente gestore della strada sulla quale è avvenuto l’incidente, la provinciale 40, nel territorio di Castelmarte.
“In quanto custode del tratto stradale – si legge nella sentenza – l’amministrazione era tenuta a evitare i danni assolutamente prevedibili che potevano derivare dalla mancata manutenzione”.
La polizia, intervenuta dopo l’incidente, aveva rilevato la presenza sulla strada di una lastra di ghiaccio di 100 metri causata, come emerge anche dalla sentenza “dal mancato deflusso dell’acqua proveniente dalla parete rocciosa, la sui cura rientra nelle competenze dell’ente gestore”.
Uno degli automobilisti coinvolti, assistito dall’avvocato Roberto Melchiorre, aveva chiamato in causa la Provincia. Il Tribunale di Como aveva respinto la richiesta, ma la Corte di Appello ha ribaltato la sentenza. I giudici milanesi scrivono che, anche qualora sia accertata la responsabilità di un conducente che ha provocato l’incidente, come nel caso di un tamponamento, “la responsabilità dell’ente custode della strada può ben concorrere con quella del conducente”. “L’evento dannoso – aggiunge non si sarebbe mai verificato senza la presenza di ghiaccio sul manto stradale”. La Provincia, custode della strada, per i giudici deve dunque risarcire il danno.
“Dopo tanti anni riuscire ad avere un riscontro favorevole dalla giustizia è un degnale positivo e c’è soddisfazione – commenta Roberto Melchiorre – Ci auguriamo che sia un monito per le pubbliche amministrazioni, perché la sicurezza degli utenti della strada spesso non viene considerata, ma è fondamentale avere maggiore attenzione”.