La polizia ha scoperto e denunciato 11 persone che avevano trovato rifugio in via Grandi, nell’area della ex Ticosa. Martedì mattina, i responsabili di una società milanese incaricata di interventi di messa in sicurezza nello stabile hanno segnalato a una pattuglia della volante della polizia di Stato della presenza di persone all’interno dell’edificio. Gli agenti, intervenuti per i controlli, hanno trovato 11 persone, 9 immigrati e due italiani, tutti senza fissa dimora.
L’ennesimo episodio che attesta un problema tutt’altro che nuovo a Como. Le aree dismesse, pubbliche e private, numerose nella convalle, a ridosso del centro del capoluogo lariano, sono abitualmente utilizzate come rifugio dai senzatetto. Le periodiche operazioni di sgombero e gli interventi delle forze dell’ordine in caso di particolari segnalazioni non bastano a risolvere il problema.
Al termine dei controlli, la polizia ha denunciato tutte le persone trovate all’interno per invasione di terreni o edifici. Due stranieri hanno ricevuto l’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale e un 21enne tunisino è stato accompagnato in un centro per i rimpatri.
A poca distanza, solo poche settimane fa è stata ripulita e sgomberata l’area dell’ex supermercato di via Regina Teodolinda, anche quello utilizzato come rifugio dai senzatetto. Anche nella palazzina di via Grandi, la polizia ha trovato materassi e giacigli di fortuna.
Un problema che ad oggi a Como appare senza soluzione. Quando la situazione diventa eclatante o vengono segnalati problemi, si programmano interventi per bloccare gli accessi. Operazioni spot che non risolvono il problema e, bene che vada, lo spostano in un altro dei tanti edifici dismessi e abbandonati in attesa di una nuova destinazione.