(ANSA) – TEMPIO PAUSANIA, 07 MAR – Con la deposizione del padre dell’amica della principale accusatrice, è ripreso questa mattina a Tempio Pausania il processo a porte chiuse per la presunta violenza sessuale di gruppo contestata a Ciro Grillo e a tre suoi amici genovesi, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia. L’uomo sta rispondendo alle domande del procuratore Gregorio Capasso, poi la parola passerà agli avvocati del pool di difesa. Il genitore dovrà chiarire lo stato emotivo e psicologico della figlia, una ragazza milanese parte lesa e presunta vittima per alcune fotografie a sfondo sessuale che le sarebbero state scattate la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 quando stava dormendo sul divano della villetta di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo. La giovane, anche lei studentessa ed ex amica della ragazza italo norvegese che ha denunciato il presunto stupro, non si sarebbe accorta di essere stata immortalata dai quattro con i loro cellulari. Le immagini sarebbero infatti emerse solo dopo il sequestro dei telefoni degli imputati e l’acquisizione di tutto il materiale in essi contenuto, compresi i video e gli scatti postati sui social dei quattro. La studentessa milanese è già stata ascoltata dal collegio presieduto dal giudice Marco Contu, una testimonianza a tratti drammatica in cui aveva raccontato come la sua vita fosse stata stravolta dopo aver saputo di essere stata vittima di abusi. Conclusa l’audizione del genitore, verranno chiamati a deporre la sorella della principale accusatrice, all’epoca dei fatti 15enne, e lo psichiatra Pablo Zuglian, esperto di disturbi dell’alimentazione che ha in cura la ragazza italo norvegese. Slitta inveve a domani per l’impossibilità di avere in aula una traduttrice, la deposizione in inglese di un’altra amica norvegese della denunciante, con la quale ci fu uno scambio di messaggi nei giorni successivi alla presunta violenza. (ANSA).