Luna Park di Como, la battaglia non si ferma e approda in Regione Lombardia. “Sosteniamo ad ogni livello le 65 famiglie, con 250 persone, che vivono e lavorano come spettacolisti viaggianti a Muggiò in quanto il Sindaco Rapinese ha deciso, da quest’anno, di non farli esercitare nella città, creando non solo discontinuità con la tradizione centenaria della loro presenza e intrattenimento locale, ma anche un impatto economico negativo, facendo mancare un importante indotto economico alla città”. E’ la dura nota che arriva dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Christian Garavaglia, capogruppo e Anna Dotti a margine dell’incontro con una delegazioni di giostrai per spiegare quanto accaduto in città e soprattutto per cercare di trovare una soluzione e poter lavorare.
“Sessantacinque famiglie e 100 anni di lavoro al servizio della comunità locale: la scelta di cacciare questa importante realtà, creando disagi ai loro fragili e ai minori che frequentano le scuole locali, non ci vede assolutamente d’accordo, né nella forma né nel modo. Questa presa di posizione del sindaco Rapinese non ha alcun giustificativo – aggiungono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia –Ci auspichiamo che dal 16 marzo queste famiglie ed aziende abbiamo la loro giusta e doverosa collocazione”.
La battaglia prende avvio un anno fa, quando la giunta cittadina decretò il ridimensionamento della superficie a disposizione, passando da oltre 20mila metri quadrati a poco meno di 5mila. Il motivo di questo cambiamento va ricercato nello sviluppo futuro di tutta la zona sportiva che attende da anni una riqualificazione. Ad oggi però nessun cantiere è avviato, questa una delle obiezioni mosse. E anche le parole del sindaco, più volte ribadite, sull’avere comunicato la decisione un anno prima per consentire alle famiglie una riorganizzazione, vengono respinte al mittente.
I giostrai chiedono di fermare il provvedimento. Il Luna Park nel periodo pasquale impegna 58 famiglie e dà lavoro a circa 250 persone. Ma l’amministrazione comunale da quest’anno assegna lo spazio per 7 giostre più uno per la ristorazione. In precedenza le giostre erano 64 più 5 banchi gastronomici. A fronte di questa consistente riduzione il bando comunale è andato deserto.