(ANSA) – ROMA, 04 MAR – "Quella delle Chiese Cristiane d’Oriente è, innanzitutto, una storia di fede, di coraggio e anche di sofferenza. Il terrorismo e i conflitti etnici e religiosi hanno reso estremamente difficile mantenere la presenza delle comunità cristiane d’Oriente nelle loro regioni di origine. La loro sopravvivenza è sempre più minacciata dalle violenze e dagli attacchi da parte di gruppi estremisti, tra cui l’ISIS". A sottolinearlo è il presidente della Camera Lorenzo Fontana al convegno "Cristiani d’Oriente: Profili storico-giuridici e culturali" organizzato a Montecitorio. "Dal Medio all’Estremo Oriente, dal continente africano ad alcuni paesi dell’America Latina, sono oltre 300 milioni i fedeli che subiscono persecuzioni e discriminazioni a causa del loro credo religioso. Nei giorni immediatamente precedenti, in Etiopia – ricorda Fontana – erano invece stati rapiti e poi uccisi quattro monaci cristiani. Spesso, nel silenzio e nell’indifferenza generale, questi martiri del nostro tempo muoiono due volte". "Per questo motivo – osserva il presidente della Camera – è indispensabile accendere i riflettori su questa strage senza fine. E sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi di tutto il mondo". "Non si può rimanere inerti o, peggio, indifferenti davanti al grido di dolore dei nostri fratelli che non deve rimanere inascoltato. A fronte di questo scenario – conclude – il nostro Paese, l’Unione europea e l’intera comunità internazionale devono agire con iniziative concrete riaffermando il principio della libertà religiosa e assicurando dunque maggiore tutela dei cristiani nelle loro terre d’origine". (ANSA).