Canturina bis, Elisabetta Patelli di Europa Verde torna sul progetto della nuova arteria stradale.
“La Canturina bis – dice – è negli intenti dei suoi sostenitori una soluzione di diluizione dei volumi di traffico o meglio di traslazione di traffico all’esterno che non funziona. Una pia illusione perché, come qualunque esperto di mobilità sa, la costruzione di nuove strade spesso porta un aumento di veicoli, fenomeno noto come induzione del traffico, rendendo inefficace la soluzione a medio e lungo termine. Nel frattempo però un grave danno irreversibile viene procurato all’ambiente e al territorio. La Canturina bis – prosegue Patelli – coinvolgerà aree agricole e boscate, torrenti e habitat protetti all’interno del Parco Regionale delle Groane- Brughiera, interrompendo corridoi ecologici, con perdita di biodiversità e distruzione di ecosistemi sensibili. Anche la Canturina bis quindi implica consumo elevato e irreversibile di suolo. Inoltre la sua realizzazione, sia per la riduzione di ambiente naturale, sia per l’impatto dei lavori di costruzione sia per l’aumento di veicoli, produrrà un forte incremento delle emissioni di gas serra. Una scelta miope, inefficace e dannosa per il territorio”.