Trentaquattro condanne per un totale di oltre duecento anni di reclusione: la Corte d’Appello di Milano ha in sostanza confermato – con qualche lieve riduzione – le pene inflitte nel dicembre 2022 a seguito dell’inchiesta “Cavalli di Razza” sulla presenza della ‘ndrangheta in Lombardia e nel Comasco. Gli inquirenti si erano concentrati anche sulla “locale” di Fino Mornasco.
Si è chiuso così il secondo grado del maxi processo in abbreviato ad oltre 30 persone che erano state fermate il 16 novembre 2021 nella tranche lombarda, ribattezzata come detto “Cavalli di razza”.
Le indagini della Squadra mobile di Milano e della Guardia di Finanza di Como erano state coordinate dai pm Pasquale Addesso e Sara Ombra. L’evolversi della ‘ndrangheta in Lombardia, ha scritto il gup Lorenza Pasquinelli nella sentenza di primo grado, ha “portato ad un arricchimento del panorama umano di riferimento, posto che le locali”, ossia i clan, “si compongono non solo di personalità mafiose già note, ma anche di nuove generazioni, nuove reclute”.