(ANSA) – PECHINO, 28 FEB – La Corea del Sud non fa più figli: nel 2023, il tasso di natalità è sceso al minimo storico, nonostante i miliardi di dollari di fondi governativi investiti negli sforzi per incoraggiare le donne alla maternità e per mantenere la stabilità demografica. In base ai risultati preliminari elaborati e diffusi da Statistics Korea, il tasso di fertilità – il numero di figli che una donna dovrebbe avere nel corso della sua vita – è sceso a 0,72 lo scorso anno, in calo di quasi l’8% rispetto al 2022. Il numero è ben al di sotto dei 2,1 bambini necessari per mantenere l’attuale livello di popolazione a quota 51 milioni della Corea del Sud, che invece agli attuali ritmi si dimezzerebbe quasi entro il 2100, secondo le stime degli esperti. Il Paese ha una delle aspettative di vita più lunghe al mondo e un tasso di natalità tra i più bassi del pianeta, in una combinazione che rappresenta una sfida demografica di massima urgenza. Problemi, tra l’altro, condivisi con il vicino Giappone e con la stessa Cina, che nel 2022 ha registrato la prima contrazione della popolazione da decenni a causa dell’invecchiamento della società, finendo per accusare il sorpasso dell’India come Paese più popoloso del mondo. Seul ha speso ingenti risorse per invertire il trend, facendo leva su sussidi, servizi di babysitting e sostegno per il trattamento dell’infertilità. "Il numero di neonati, i tassi di natalità e i tassi grezzi di natalità (neonati ogni 1.000 persone) sono tutti al punto più basso dal 1970", quando è iniziata la raccolta dei dati, ha ammesso Lim Young-il, capo della Divisione censimento presso Statistics Korea. Lim, nel resoconto dei media di Seul, ha aggiunto che il tasso di natalità di 0,72 è il più basso tra i Paesi Ocse, mentre l’età media del parto di 33,6 anni e la più alta. Alla base del fenomeno, che è accompagnato anche dall’esplosione del numero dei single, gli esperti hanno individuato molteplici fattori, tra cui gli alti costi per la crescita del figli e gli ostacoli di una società notoriamente competitiva soprattutto dal punto di vista retributivo. (ANSA).