(ANSA) – MILANO, 27 FEB – I finanzieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito una serie di controlli amministrativi-tributari nei confronti di 114 società, "di cui solo 3 italiane", che svolgono l’attività di aerotaxi e che "negli anni dal 2019 al 2023 hanno omesso di versare all’Erario l’imposta dovuta per il trasporto dei passeggeri". Un "omesso versamento dell’imposta sui voli dei passeggeri di aerotaxi", spiega la Gdf, per un totale di circa 5 milioni di euro. Soldi che sono già stati recuperati dopo le verifiche fiscali. Dopo aver esaminato "le dichiarazioni uniche dei vettori depositate presso le società di handling" operative presso l’aeroporto di Milano Linate, i militari del Gruppo Linate hanno rilevato che "a fronte dei quasi 11.000 voli effettuati e di circa 32.000 passeggeri trasportati, le società non avevano provveduto al versamento dell’imposta erariale sui voli dei passeggeri di aerotaxi, generando un debito complessivo" di quasi 5 milioni di euro, "di cui 3.776.000 euro come imposta dovuta ed 1.133.000 euro quale sanzione accessoria". La specifica imposta erariale, "il cui importo varia in funzione della tratta percorsa e del numero di passeggeri trasportati", rientra tra i tributi cosiddetti "’ambientali’, finalizzati – chiarisce la Gdf – a tassare i servizi aventi un impatto negativo sull’ambiente e il cui gettito è prioritariamente destinato alla tutela dell’ecosistema". (ANSA).