Cambiare la sanità in Lombardia. Il Gruppo regionale del PD annuncia la presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare e lo fa durante la prima conferenza regionale sul tema, dal titolo ‘La salute è un diritto’, a Palazzo Pirelli, a Milano.
“L’intento – si legge nella nota diffusa dai dem – è quello di riscrivere i principi, togliendo l’equivalenza tra sanità pubblica e sanità privata e obbligando la Regione a fare programmazione e a governare l’offerta fornita dagli operatori privati, indirizzandoli verso le prestazioni maggiormente necessarie”.
Quattro i principi che vengono introdotti: universalità del servizio, centralità della prevenzione, priorità dei servizi territoriali, governo pubblico degli erogatori. Se approvata, la proposta porterebbe con sé la necessità di modificare di conseguenza tutto il resto della norma. Il Pd ha scelto lo strumento della legge di iniziativa popolare, per la quale nelle prossime settimane inizierà la raccolta firme, per spingere il consiglio regionale, come da regolamento, a esprimersi entro nove mesi.
Orsenigo e Majorino bocciano Fontana e Bertolaso
“A un anno dalle elezioni regionali possiamo dire che il presidente Fontana e l’assessore al Welfare Bertolaso sono bocciati su tutta la linea perché la sanità oggi è da ricostruire – attaccano Angelo Orsenigo e Pierfrancesco Majorino, consigliere e capogruppo regionali del Pd -. In questi mesi abbiamo avuto solo chiacchiere, nessun tipo di rilancio e ripensamento del servizio sanitario regionale, della sanità pubblica. Per questo presentiamo una legge di iniziativa popolare che mira a modificare i principi di fondo attraverso i quali si determinano le scelte in sanità a livello regionale, a partire dal tema dell’equivalenza tra pubblico e privato”.
“Diciamo che occorre cancellare il termine equivalenza e sostituirlo con integrazione” precisano Orsenigo e Majorino che tornano a chiedere un centro unico di prenotazione per la gestione delle liste di attesa entro 12 mesi “e non entro tre anni, come pensano di fare Fontana e Bertolaso”. Altro elemento su cui puntano i democratici è la riorganizzazione territoriale dei servizi