Il Comune di Como ci riprova e dopo anni di tentativi andati a vuoto, di cui l’ultimo a gennaio andato deserto, torna a mettere all’asta l’ex orfanotrofio della città. Si tratta dell’edificio pubblico che si trova tra le vie Tommaso Grossi e Dante Alighieri, ex orfanotrofio cittadino poi ex scuola Baden Powell.
Ora però la giunta comasca ha deciso di indire una seconda asta pubblica per l’alienazione del compendio con uno sconto del 15% del prezzo a base d’asta. Rispetto alla base d’asta del primo tentativo di vendita pari a 9 milioni e 702mila euro, questa volta si parte da 8 milioni e 247mila euro. Una mossa evidentemente per rendere maggiormente appetibile la struttura perché come detto, i tentativi precedenti di mettere all’asta il compendio sono andati tutti deserti.
La ex giunta Landriscina aveva ipotizzato di finanziare una parte del nuovo Palasport di Muggiò proprio con la vendita dell’ex orfanotrofio, ma mancavano all’appello le certificazioni catastali ed energetiche dell’enorme compendio comunale. Tutto poi è stato risolto sul piano burocratico e l’ex orfanotrofio è tornato nuovamente nell’elenco dei beni da alienare.
Per l’attuale amministrazione comasca, guidata dal sindaco Alessandro Rapinese, l’obiettivo è la valorizzazione del patrimonio. “Se dovesse essere venduto – aveva spiegato nei mesi scorsi il primo cittadino – i ricavi verrebbero investiti sulla Santarella e sul Politeama. In questo modo, andremmo ad eliminare tre situazioni di degrado della città”. Chissà che questa sia la volta buona per ridare un futuro all’ex orfanotrofio di Como.