Dopo i soci della Bocciofila e quelli dell’Associazione Giosuè Carducci, il Comune di Como invia una diffida anche alle associazioni d’arma che si trovano nella sede di via Balestra 3, invitandole a lasciare i locali entro dieci giorni e a pagare le bollette degli anni dal 2017 al 2022.
“La realtà è soltanto una – dice l’avvocato Alessandro Pedrali, presidente di Assoarma (Comitato Comasco delle Associazioni d’Arma) – Il Comune vuole sfrattare tutte le associazioni. Ci chiediamo se il sindaco voglia continuare a trincerarsi dietro queste azioni. Non trovando dialogo con lui, noi respingiamo la diffida. Ci vengono chieste delle somme non previste. Dopo averci tolto l’acqua, nel 2022, non abbiamo avuto nemmeno la fornitura di energia elettrica. Vogliamo che vengano rispettati gli accordi dell’epoca. Chiediamo un intervento del prefetto”.
Il Comune avrebbe proposto ai soci una sede alternativa in piazza Mazzini. “Ci hanno mostrato dei locali inagibili – spiega Pedrali – Ci vogliono sfrattare, ma non c’è ancora nessun progetto concreto per gli spazi della nostra sede”.