(ANSA) – SAN PAOLO, 22 FEB – Le dichiarazioni del presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, sulla guerra nella Striscia di Gaza, che hanno aperto una crisi diplomatica con Israele, potrebbero "incoraggiare" più persone a partecipare all’evento convocato per domenica a San Paolo dall’ex presidente Jair Bolsonaro: lo sostengono alcuni deputati e senatori dell’opposizione. Secondo il presidente del Fronte parlamentare evangelico, deputato Eli Borges, le critiche di Lula a Tel Aviv hanno ferito in particolare i fedeli di estrazione evangelica, tradizionalmente più allineati alle idee dell’ex leader di destra. Un sondaggio commissionato dalla tv Record ha intanto mostrato che l’83% dei brasiliani non è d’accordo con Lula nel paragonare le azioni delle forze armate israeliane in Palestina all’Olocausto. Per l’ex ministro di Bolsonaro, Ricardo Salles, il discorso di Lula provoca "antipatia tra la popolazione conservatrice", ovvero esattamente il pubblico a cui si rivolge la manifestazione del 25 febbraio sull’Avenida Paulista, dove ha già confermato che non parteciperà l’ambasciatore israeliano a Brasilia, Daniel Zonshine. L’evento è stato voluto da Bolsonaro per dimostrare il sostegno popolare in un momento in cui si trova messo alle strette dalle indagini su un presunto colpo di Stato. La percezione tra i suoi simpatizzanti è che sia in corso una "persecuzione politica" contro di lui, accentuata dalla sua convocazione a testimoniare oggi davanti alla polizia federale (dove secondo i legali rimarrà in silenzio). Ma la protesta convocata da Bolsonaro potrebbe "complicare la sua situazione giudiziaria", secondo due ministri della Corte suprema ascoltati dall’editorialista del portale Uol, Kennedy Alencar. (ANSA).