(ANSA) – MILANO, 22 FEB – ‘Fermare il genocidio’: questa la parola d’ordine della mobilitazione indetta dai sindacati di base raccogliendo l’appello dei ‘Giovani Palestinesi’. All’iniziativa prendono parte Cub, Sgb, Usb, Sicobas, Adlcobas, Adlvarese, Confederazione Cobas, Sialcobas, Cobas Sardegna, Gpi, Udap, Api Clp, Sol Cobas e Clap. Domani si svolgeranno "per creare attenzione, informazione, coinvolgimento e partecipazione" scioperi, mobilitazioni, assemblee e iniziative varie, mentre sabato si terrà una manifestazione, a Milano, da piazza Loreto, con concentramento alle 14.30, a Piazza Duomo. "In questo momento, il movimento di solidarietà con il popolo e la resistenza palestinese – si legge in una nota – deve concentrarsi intorno alla richiesta del cessate il fuoco immediato, accompagnato dal ritiro dell’esercito israeliano da Gaza, dall’apertura di tutti i corridoi umanitari possibili per garantire il massiccio e necessario afflusso di aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza in cambio della scarcerazione di tutti i prigionieri politici palestinesi, la fine delle incursioni dell’esercito israeliano in Cisgiordania e il blocco degli insediamento illegali dei coloni". "L’economia bellica – viene denunciato – sta crescendo con percentuali impressionanti, gli Usa primo produttore mondiale hanno venduto armi per 238 miliardi nel 2023 con un aumento del 56% rispetto al 22. Anche le industrie italiane con Leonardo stanno traendo grandi benefici da questa situazione mentre la spesa per esercito e armi in Italia nel 2024 toccherà i 24 miliardi oltre al fatto che è stata tolta l’Iva dalle armi. Tutti soldi che verranno tolti alle spese sociali, sanità, scuole, pensioni, salari, sussidi a chi ha bisogno". (ANSA).