(ANSA) – RIO DE JANEIRO, 22 FEB – La morte dell’attivista anti-Cremlino Alexei Navalny è stata sollevata da alcune delegazioni all’incontro dei ministri degli Esteri del G20, a Rio de Janeiro. Ma di fronte alle osservazioni, la Russia, rappresentata alla riunione da Serghei Lavrov, è "rimasta in silenzio". Lo ha spiegato l’Alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, ad un gruppo ristretto di media internazionali, rispondendo all’ANSA. Ad affrontare di petto Lavrov è stato il capo della diplomazia del Regno Unito David Cameron, che rivolgendosi direttamente all’omologo, ha affermato che la Russia ha ucciso Navalny e che per questo ora "la dovrà pagare". Nel corso dell’intervento di Cameron, Lavrov ha evitato il contatto visivo, continuando a fissare il cellulare. Più tardi, in una conferenza stampa a margine dei lavori, il ministro russo ha ribadito il rifiuto ad un’indagine internazionale sulla morte dell’oppositore, perché "nessuno ha il diritto di interferire negli affari interni" del Paese, soprattutto alla luce della vicenda di Julian Assange, il giornalista australiano incarcerato in Gran Bretagna su cui pende una richiesta di estradizione negli Usa. Lavrov ha anche lamentato che alle autorità di Mosca non sono mai stati fatti vedere i risultati delle analisi del sangue eseguite su Navalny nel 2020 in Germania, dove fu ricoverato dopo un avvelenamento. Una cosa "indecente e ingiusta", ha affermato. (ANSA).