(ANSA) – ROMA, 22 FEB – "La partita sul terzo mandato per tutti i Comuni non si chiude qui perché l’Anci non lascerà cadere questa battaglia, che abbiamo condotto sempre in maniera unitaria". Lo dice il presidente dell’Anci Antonio Decaro. "Dopo che, con il decreto Elezioni è stato abolito il limite di mandati per i Comuni sotto i 5mila abitanti e si è portato a 3 il limite di mandati per i Comuni fino a 15mila – aggiunge – ci è sembrato logico e inevitabile che la stessa questione si ponesse anche per gli ultimi 730 sindaci (sul totale di quasi 8000 in tutta Italia!) rimasti con il limite dei due mandati, cioè quelli dei Comuni sopra i 15mila abitanti". Per il presidente Anci "la permanenza del limite solo sopra la soglia dei 15mila abitanti è irragionevole e crea situazioni insostenibili, come quelle di Comuni di popolazione quasi identica, magari distanti pochi chilometri uno dall’altro, i cui elettori non avranno però lo stesso diritto di confermare o meno il proprio sindaco". "Come Anci – avverte Decaro – riteniamo che ci siano le condizioni per sollevare una questione di legittimità costituzionale delle norme attuali e chiederemo ai Consigli delle autonomie locali di proporre alle proprie Regioni impugnativa alla Corte costituzionale". Questo perché, aggiunge, "adesso che viene riconosciuto quel diritto a tutti gli altri la loro esclusione diventa una vera discriminazione: ingiusta, incomprensibile e probabilmente incostituzionale, visto che altera la parità fra i cittadini sia per quanto riguarda l’elettorato attivo che l’elettorato passivo". (ANSA).