(ANSA) – LONDRA, 15 FEB – "Julian Assange morirà se verrà estradato negli Stati Uniti". Lo ha detto in una conferenza stampa a Londra Stella Assange, la moglie dell’attivista australiano rinchiuso nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh nella capitale britannica, ricordando che la prossima settimana (il 20 e 21 febbraio) all’Alta Corte si deciderà dell"appello finale" per impedire il trasferimento negli Usa del fondatore di Wikileaks. L’udienza riguarda il ricorso contro il no di prima istanza della giustizia britannica a presentare un ulteriore appello da parte dei legali dell’attivista: se non venisse accolto risulterebbero esaurite le possibilità di azione legale nel Regno Unito e rimarrebbe solo un’eventuale opzione presso la Corte europea dei diritti dell’uomo. "La sua salute sta peggiorando, fisicamente e mentalmente. La sua vita è in pericolo ogni giorno in cui rimane in prigione", ha detto ancora la moglie dell’attivista. Assange è accusato di aver pubblicato circa 700.000 documenti riservati relativi alle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti, a partire dal 2010. Se ritenuto colpevole rischia una pena detentiva di decine di anni. (ANSA).