(ANSA) – BUENOS AIRES, 15 FEB – Il presidente argentino, Javier Milei, ha confermato l’intenzione del suo governo di ‘dollarizzare’ l’economia, dopo la diffusione dei dati sull’inflazione – che a gennaio ha subito un aumento del 20,6% – e le critiche dell’ex presidente, Cristina Kirchner. "Cristina ignora alcune questioni economiche fondamentali. Per quanto non le piaccia, l’inflazione è un fenomeno monetario", ha detto il capo dello Stato la notte scorsa in un’intervista a LN+. Per Milei, il dato sull’inflazione "sembra una cifra orribile", ma – ha aggiunto – "dobbiamo guardare dove eravamo, qual è la tendenza e l’eredità che abbiamo ricevuto". Ha poi sottolineato che l’inflazione si è ridotta rispetto a dicembre e che l’obiettivo di evitare l’iperinflazione è stato raggiunto. Il leader ultraliberista ha quindi confermato che la ricetta della ‘dollarizzazione’ andrà avanti. "Oggi abbiamo una base monetaria di circa 8 miliardi di dollari e abbiamo acquistato riserve per 7 miliardi. Abbiamo coperto l’87% della base. Siamo riusciti a sgonfiare passività e attività, ma soprattutto abbiamo ripulito il debito degli importatori", ha sottolineato Milei, ribadendo che l’idea della dollarizzazione "c’è, ma ci vuole tempo". (ANSA).