Rifiuti accumulati senza controllo e una struttura abusiva in cui venivano allevati animali destinati al macello tenuti in condizioni precarie. E’ quanto scoperto dalla guardia di finanza in un’area protetta a Grandate. Le fiamme gialle hanno sequestrato un terreno di 17mila metri quadrati sottoposto a tutela paesaggistica e denunciato a piede libero il proprietario.
L’area è stata controllata dalla guardia di finanza anche dall’alto, con gli elicotteri del reparto operativo aeronavale. Secondo quanto accertato dalle fiamme gialle, il terreno veniva utilizzato in modo illecito come deposito non autorizzato e incontrollato di rifiuti. Le fiamme gialle, in collaborazione con il personale dell’Arpa, l’Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente e l’Ats Insubria e con il personale dell’ufficio tecnico del Comune di Grandate hanno effettuato un sopralluogo nella zona. Accertata la presenza di una struttura abusiva, di circa 300 metri quadrati, nella quale venivano allevati animali destinati al macello ma erano accumulati anche rifiuti speciali, macerie da demolizione, ferro, alluminio, materiale elettrico, elettrodomestici dismessi e bombole di gas. Nella struttura erano presenti 6 cavalli e una ventina di maiali tenuti in condizioni igienico sanitarie definite “precarie” dalle fiamme gialle e dai tecnici intervenuti. Avviate le verifiche per accertare il corretto trattamento dei liquami derivanti dalle attività di allevamento.
La guardia di finanza di Como, al termine degli accertamenti ha sottoposto a sequestro l’intera area. Denunciato il proprietario del terreno e il gestore dell’agriturismo che ha in uso l’area. Il locale non è stato chiuso e procedono gli accertamenti.
Le reazioni
“La notizia del sequestro della discarica abusiva di Grandate ci impone di tenere altissima l’attenzione sul ciclo dei rifiuti in Lombardia e in provincia di Como: aree tutt’altro che estranee a questo tipo di dinamiche”. Lo ha detto il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo. “La Lombardia è la prima regione del Nord Italia per ecoreati – ha aggiunto – Davanti a un fenomeno di questa grandezza anche i cittadini giocano un ruolo fondamentale nel segnalare potenziali crimini ambientali. A loro rivolgo l’invito a denunciare, sempre”.
Sull’operazione è intervenuto anche l’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione. “I controlli in Lombardia sono serrati. La questione ambientale è al centro – ha detto – La collaborazione tra diverse istituzioni sta portando a risultati importanti e garantiremo un lavoro ancora più efficace per sanare situazioni di criticità. Questi interventi sono necessari per tutelare i nostri territori e i cittadini”.
“Anche questa operazione dimostra la validità della collaborazione fra le Istituzioni per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo”, ha aggiunto Fabio Cambielli, direttore di Arpa Lombardia.