Commercio al dettaglio: a Como erano 882 le imprese nel 2012 passate a 685 lo scorso anno, il conto è presto fatto: sono 197 in meno, di fatto più di un negozio al mese ha chiuso negli ultimi 11 anni.
Il calo più consistente fuori dal centro storico, dove si registra una riduzione di 100 attività. I dati diffusi dalla Confcommercio.
Per tutti le difficoltà sono le stesse, i rincari pesano, il potere d’acquisto dei clienti si è ridotto, la concorrenza dell’online si fa sentire e resistere non è facile.
In un quadro di difficoltà generali, diventa fondamentale il turismo che in alcuni casi arriva all’80% degli incassi.
E proprio i turisti sono determinanti per alberghi, bar e ristoranti. Erano 633 complessivamente a Como nel 2012 e lo scorso anno se ne contavano 585. I calcoli fanno emergere che, comunque, 48 attività non sono riuscite ad andare avanti.
In questi 11 anni poi nelle città è cambiato proprio il tessuto urbano degli insediamenti commerciali. Basti citare la via Pasquale Paoli, un chilometro e mezzo di strada, e più in generale i quartieri di Camerlata e Rebbio dove la grande distribuzione ha preso il sopravvento sui negozi di vicinato. Con almeno quattro supermercati, più uno in costruzione, che inevitabilmente contribuiscono a spegnere le insegne dei piccoli commercianti.